Il 2025 ha portato con sé una notizia attesa da molti: nella riunione del 6 marzo, il Consiglio direttivo ha deciso di abbassare nuovamente i tre tassi di interesse di riferimento della Banca centrale europea (BCE). Questo cambiamento, sebbene sembri modesto a prima vista, potrebbe avere un impatto significativo sul panorama economico europeo e, di conseguenza, sul settore immobiliare.
Il nuovo taglio dei tassi
Dopo una “valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria”, il Consiglio ha deciso di abbassare di 25 punti base, più nel dettaglio:
- il tasso sui depositi passa dal 2,75% al 2,50%;
- il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali passa dal 2,90% al 2,65%;
- il tasso sui prestiti marginali cala dal 3,15% al 2,90%.
La riduzione dei tassi nasce dal fatto che il taglio sui tassi di interesse rende più accessibili i nuovi prestiti a imprese e famiglie, dando una spinta al credito.
Come Influirà il Settore Immobiliare?
Uno degli effetti più immediati di un abbassamento dei tassi è la possibilità di ottenere finanziamenti più convenienti. In particolare, per chi desidera acquistare una casa o investire nel mercato immobiliare, il taglio dei tassi potrebbe tradursi in tassi di interesse sui mutui più bassi. Sebbene l’abbassamento di 25 punti base non sia drasticamente elevato, potrebbe comunque favorire una riduzione dei costi di finanziamento per i nuovi acquirenti e per chi decide di rifinanziare il proprio mutuo.
I mutui a tasso variabile, in particolare, beneficeranno in maniera diretta di questa riduzione, portando una certa stabilità nelle rate mensili. Questo potrebbe incentivare una maggiore domanda di immobili, stimolando la ripresa del mercato residenziale, che ha visto un rallentamento a causa dei tassi più elevati degli ultimi anni.
Dal punto di vista degli investimenti, il taglio dei tassi potrebbe rappresentare una nuova opportunità. Gli investitori immobiliari, che si affidano a prestiti per acquisire nuovi beni immobili, potrebbero trarre vantaggio da condizioni di finanziamento più favorevoli. La riduzione dei tassi potrebbe rendere il capitale disponibile per acquisizioni più abbondante e a condizioni più vantaggiose.
L’inflazione
Come si legge nel comunicato stampa della Banca centrale europea, “il processo disinflazionistico è ben avviato”.
Per quanto riguarda l’inflazione complessiva, secondo gli esperti, in media, si attesterebbe:
- nel 2025 al 2,3%;
- nel 2026 all’1,9%;
- al 2,0% nel 2027.
Mediamente, l’inflazione al netto della componente energetica e alimentare si collocherebbe intorno: al 2,2% nel 2025, al 2,0% nel 2026 e all’1,9% nel 2027.
L’inflazione interna rimane elevata perché salari e prezzi in alcuni settori non si sono ancora adeguati alla precedente crescita dell’inflazione.
L’obiettivo è far in modo che “l’inflazione si stabilizzi durevolmente sul suo obiettivo del 2% a medio termine”, si sottolinea nella nota della BCE.
Quali sono le previsioni per il futuro?
A causa delle “perduranti difficoltà” dell’economia, gli esperti hanno “nuovamente corretto al ribasso le proiezioni di crescita” che si attestano:
- allo 0,9% per il 2025;
- all’1,2% per il 2026;
- all’1,3% per il 2027.
Come segnalato nel comunicato stampa, la riduzione delle esportazioni, un’assidua debolezza degli investimenti “in parte a seguito dell’elevata incertezza sulle politiche commerciali e su quelle economiche più in generale” hanno portato ad abbassare le revisioni per il 2025 e 2026.
Se l’inflazione dovesse continuare a stabilizzarsi e la crescita economica restare positiva, è possibile che la BCE decida ulteriori abbassamenti dei tassi nei prossimi mesi. Se ciò dovesse accadere, il mercato immobiliare potrebbe vedere un ulteriore stimolo alla domanda, soprattutto per gli acquirenti di prima casa e gli investitori nel settore residenziale.
Tuttavia, è importante monitorare l’andamento dell’economia globale e delle politiche monetarie, in quanto ogni decisione della BCE avrà ripercussioni su più fronti.